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Bonus mamme 2025




Con la Legge di bilancio 2025, approvata lo scorso 28 dicembre, vengono stabilite le nuove norme da applicarsi per la “decontribuzione previdenziale mamme”, di seguito si riportano i parametri necessari per la fruizione del beneficio.

 

In via preliminare è bene sottolineare che la disposizione in parola si sovrappone con quella prevista dalla Legge di bilancio 2024 e a tal fine il legislatore ha posto delle condizioni soggettive per le lavoratrici aventi diritto,

 

Rammentiamo che il beneficio lo scorso anno era applicabile solo alle lavoratrici a tempo indeterminato nel limite massimo di 3.000 euro su base annuale aventi almeno due figli di cui il più piccolo con una età inferiore ai 10 anni compiuti e che il diritto termina al superamento del decimo anno del figlio più piccolo.

 

Per quanto attiene alla consistenza della decontribuzione, a differenza di quanto previsto dalla Legge 180/2023, sarà comunicato dai ministeri competenti , al momento l’indicazione generica stabilisce che lo sgravio sarà parziale senza specificare altri parametri se non lo stanziamento di 300 milioni di euro per tale agevolazione.

 

Se per alcuni aspetti la disciplina ha allargato la platea delle beneficiarie per altri aspetti ha reso complessa la possibile applicazione.

Anche chi scrive ha necessariamente dovuto approfondire gli articoli 219 e 220 della Legge di bilancio, difatti, alcune disposizioni se lette senza l’attenzione richiesta risultano poco comprensibili e sembrerebbero in contraddizione con altre disposizioni vigenti.

 

Di seguito si cercherà di chiarire come richiedere ed a chi spetta lo sgravio.

 

Lo scorso anno le lavoratrici hanno compilato una dichiarazione di responsabilità per ricevere il beneficio, tale dichiarazione contemplava il periodo da gennaio a dicembre del 2024.

 

Per l’anno corrente si rende necessario procedere alla compilazione di una nuova richiesta entro il 31 gennaio prossimo.

 

Come per l’applicazione del bonus dello scorso anno, anche nell’anno corrente sarà necessario attendere la nota esplicativa del Ministero del Lavoro e la circolare applicativa dell’Inps per procedere al riconoscimento.

 

Per quanto sopra, la Legge di bilancio 2025 dispone che per le annualità 2025 e 2026 l’esonero non spetta alle lavoratrici beneficiarie di quanto disposto dalla Legge 180 del 30 dicembre 2023 che, di fatto, se mantengono i requisiti  continueranno a percepire il beneficio in forza della sopra citata Legge, sempre che abbiano almeno 3 figli di cui il più piccolo minore di diciotto anni.


La condizione prevista dalla Legge 180/2023, in via sperimentale anche per le mamme con due figli di cui il più piccolo inferiore di dieci anni che consentiva la fruizione dell'agevolazione contributiva, viene meno al 31/12/2024 e, eventualmente, sarà applicabile la disposizione prevista dalla Legge di bilancio 2025 (in sostanza lo sgravio non sarà più totale, come nel 2024, bensì parziale).

 

Di seguito riportiamo i requisiti per maturare il diritto al bonus:

 

  • essere dipendente, anche a tempo determinato, con l’esclusione delle lavoratrici domestiche;

  • essere una lavoratrice autonoma, in particolare, per poter accedere allo sgravio dovrà  percepire almeno uno tra i seguenti redditi:

1.       Da lavoro autonomo;

2.       Da reddito d’impresa in contabilità ordinaria;

3.       Da reddito d’impresa in contabilità semplificata;

4.       Da partecipazione;

  •   Essere madre di due o più figli;

  • Avere il figlio più piccolo con età inferiore ai dieci anni o, dall’anno 2027, essere madri di tre o più figli, fino al mese del compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo;

  • Percepire una retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non superiore all’importo di 40 mila euro su base annua;

  • Non essere beneficiaria dell’esonero contributivo già previsto dalla manovra 2024 (L180/2023).

 

In sintesi, per l’anno corrente qualora le lavoratrici abbiamo già percepito il beneficio contributivo con quanto previsto dalla Legge 180/2023, dovranno ricompilare il modello di richiesta entro il 31/01/2025 e consegnarlo al proprio datore di lavoro per continuare a riceverlo verificando i requisiti anagrafici dei figli.

 

Nell’ipotesi di diritto con le disposizioni della Legge di Bilancio 2025 (L.207/2024) la lavoratrice dovrà compilare un modello con i dati anagrafici dei figli e dichiarare di avere un reddito previdenziale inferiore ai 40 mila euro annuali.

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