Decreto Aiuti Bis, lavoro dipendente
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta il 4 agosto scorso ha approvato un decreto legge che introduce misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali.
Riportiamo sinteticamente alcune disposizioni che hanno un impatto per quanto attiene i lavoratori dipendenti.
Nel testo del Decreto Aiuti Bis il bonus di 200 euro per i lavoratori dipendenti viene esteso a coloro che non ne hanno beneficiato con la mensilità di luglio e di fatto sarà riconosciuto in via automatica tramite i datori di lavoro con la retribuzione di ottobre prossimo e interesserà coloro che nel primo semestre dell’anno 2022 non hanno beneficiato dell’esonero dei contributi previdenziali previsti dalla Legge di Bilancio 2022 poiché interessati da eventi coperti figurativamente dall’Inps, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le lavoratrici o i lavoratori in congedo parentale per tutto il primo semestre dell’anno e che chiaramente non siano stati beneficiari dell’indennità di 200 euro secondo le regole previste dal precedente Decreto Aiuti.
Il bonus è riconosciuto previa dichiarazione del lavoratore di non aver beneficiato in precedenza dell’indennità e di essere stato destinatario di eventi coperti figurativamente dall’Inps nel primo semestre dell’anno 2022.
Qualora il bonus non possa essere riconosciuto direttamente dal datore di lavoro la domanda dovrà essere presentata direttamente all’Inps.
Un'altra disposizione che ha un impatto sul netto percepito dai lavoratori è riferita l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti, che in via eccezionale, è incrementato del 1,2% (da 0,8% attuale a 2%) per i periodi di paga dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022 portando su base annua un beneficio del 1,4%, compresa la tredicesima o i relativi ratei erogati nei predetti periodi di paga.
Si tratta della decontribuzione IVS dello 0,8% introdotta dalla Legge di Bilancio 2022 per i soli redditi fino a 35.000 euro, come al solito per attuare l’agevolazione si dovrà attendere una specifica circolare dell’Inps e procedere nei prossimi mesi ad effettuare le operazioni di conguaglio.
Qualora dovessero essere pubblicate “nuove” notizie in merito sarà nostra cura darvene immediata informazione.
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